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Un tripudio di colori, arte, allegria è quella che si è respirata nel cuore di Ravanusa. “I madonnari nelle scuole”, questo il nome della manifestazione organizzata dall’Istituto “Saetta e Livatino” di Ravanusa diretto dalla Professoressa Adriana Letizia Mandracchia.

Un evento, giunto ormai alla terza edizione, rivolto agli alunni delle scuole medie e superiori e più precisamente a tutti i giovani che sentono pulsare forte l’arte nelle loro vene.

Oltre 100 gli alunni partecipanti, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, che si sono cimentati nella nobile, effimera e per questo affascinante, arte dei madonnari. Diversi i temi rappresentati, per di più religiosi e sociali come quello degli immigrati, che sono stati sapientemente realizzati, gessetti alla mano, dai giovani artisti.

La manifestazione è stata animata dagli alunni del “Saetta e Livatino” che si sono esibiti ora in canti, balli di gruppo, ma anche proponendo stralci dello spettacolo, curato dall’associazione “Officine Mas” nell’ambito dell’omonimo progetto, “50 sfumature di Sicilia”, che tanto successo ha riscosso sia ad Agrigento che ad Aragona, luoghi in cui è stata fatta circuitare la rappresentazione teatrale.

A vincere la terza edizione dei “madonnari nelle scuole” i seguenti artisti: primo classificato prima media: Tornese Rachele, scuola media Gangitano Canicattì; primo classificato seconda media: Terrana Emily, scuola media Manzoni Ravanusa; primo classificato terza media: Bonsangue Carla, scuola media Gangitano Canicattì; primo classificato scuola superiore: Costanza Domenico Istituto d’arte Juvara, San Cataldo; primo classificato concorso l’Europa inizia da Lampedusa: Farina Davide, Istituto Giudici Saetta Livatino , Ravanusa; primo classificato categoria ospiti: Graci Francesco.

La super coppa che premiava il lavoro più bello in assoluto è stata vinta da Farina Davide dell’Istituto “Giudici Saetta Livatino” di Ravanusa.

Articolo realizzato nell’ambito del progetto “Officine Mas” finanziato dalla Regione Siciliana e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale) da: Avarello Clara, Brunetto Tommaso, Burgio Mariachiara, Ciuni Alessia, Di Pasquali Clarissa Lucia, Gattuso Corynne, Giordano Chiara, Gloria Alessia, Innocenti Gulia Miriam, La Greca Gianna Maria, Leone Alida, Lo Vermi Marilina, Messana Maria Desyrèe, Russo Selenia, Russo Simona Mariarita, Sciangula Morena, Signorino Evelin, Spagnolo Debora, Vella Anna e Yazidi Kadija Ecram.

Il progetto “Il valore della diversità” nasce, all’interno dell’ambito delle Scienze Umane, dall’idea di avvicinare gli studenti al mondo del sociale, promuovendo la cultura del rispetto della persona, della solidarietà e della socializzazione nei confronti di soggetti con esperienze di tossicodipendenza, di soggetti in situazioni di svantaggio sociale e culturale, di soggetti diversamente abili inseriti nelle Comunità terapeutiche e nei centri di accoglienza. Il percorso formativo ha coinvolto gli alunni delle classi quinte dell’I.I.S “Giudici Saetta e Livatino” del Liceo delle Scienze umane, guidati dalle professoresse D’Anna Giusy e Cettina Vitello, in attività alternative per offrire opportunità di approfondimento socio-culturale e significativi momenti d’incontro educativo, di arricchimento socio-emotivo per la costruzione di un pensiero condiviso aperto alla crescita armonica della persona.

La finalità è stata quella di promuovere esperienze efficaci e trainanti, in merito alla diversità intesa come valorizzazione dell’“altro” e ricchezza condivisa per una conoscenza più articolata e precisa di soggetti con particolari problematiche e delle strutture di accoglienza operanti nell'ambito del sociale.

La presa di coscienza, per esperienza diretta, della corresponsabilità sociale nella crescita delle comunità, ha favorito, nei discenti, la scoperta negli altri di valori e qualità per scoprirli ed apprezzarli in se stessi, al fine di costruire un nuovo linguaggio educativo che non indichi tanto il limite della persona, quanto il valore che ogni persona possiede e che raramente viene apprezzato. La conoscenza di contesti sociali ed educativi diversi dai consueti e l’osservazione diretta dell' “altro da sé” ha istituito opportuni confronti, sviluppato riflessioni costruttive e coerenti, potenziato l’autostima e la conoscenza di sé.

Tra gli strumenti di ricerca sociale, di tipo qualitativo, si è utilizzata la tecnica del Focus Group, condotta dagli studenti che, nelle vesti di osservatori, hanno realizzato una descrizione delle problematiche, in termini psicologici, della condizione dei soggetti presi in esame riflettendo sull’elemento motivazionale ed emotivo che caratterizza la natura di determinati comportamenti.

In un clima permeato di solidarietà umana, i nostri ragazzi hanno potuto sperimentare (presso la Comunità terapeutica per tossicodipendenti “Terra Promessa” Ass. Onlus Casa Rosetta - la Comunità per disabili mentali “San Pietro e Paolo” di Caltanissetta, i centri di accoglienza per immigrati Juvenilia e Nadir e la Comunità per ragazze madri, gestanti e donne in difficoltà di Campobello di Licata) gli effetti dell’incontro ravvicinato con la “DIVERSITÀ” fino ad oggi intesa come realtà lontana, non tangibile, visitata esclusivamente attraverso i tradizionali sistemi scolastici, il cui accostamento teorico, talvolta, rende incomprensibile l’essenzialità, la profondità, la cognizione delle problematiche attuali. Il contatto ravvicinato, con la diversità, con ciò che la mentalità collettiva definisce “diverso”, creando nel tossicodipendente, nel disabile, nella varietà etnica, culturale, sociale e religiosa, modelli stereotipati di etichettamento sociale e umano che defluiscono in sterili pregiudizi deprivati di significati psicologici, sociali e antropologici, ha donato ai ragazzi un’occasione significativa e autentica di riflessione, di crescita umana nelle diverse sfaccettature delle scienze umane. L’incontro con “l’altro” ha consolidato le conoscenze di natura socio-psicopedagogica e favorito la possibilità di attualizzare le competenze acquisite, il saper fare, finalità imprescindibile di una pedagogia contemporanea che mira allo sviluppo di una didattica per competenze attraverso modalità comunicative e relazionali che vanno al di là degli schemi scolastici, interiorizzando i suggerimenti educativi della pedagogia dell’inclusione i cui effetti sono rintracciabili nelle conoscenze acquisite e confrontate con l’esperienza vissuta.

Essendo la persona, il centro attorno a cui si costruisce l’educazione, la relazione con l’alterità ha portato al riconoscimento della comune umanità e della diversità individuale e culturale, ad accogliere l’identità e la differenza che non rappresentano delle “anormalità” ma le “molteplicità” sociali e multiculturali presenti nella società contemporanea che vanno accolte, accettate, rispettate e valorizzate.

  

Video "Il valore della diversità"

Articolo su canicattiweb.com: Ravanusa, iniziativa sulla diversità al liceo

Articolo su canicattiweb.com: Ravanusa, Liceo "Giudici Saetta e Livatino": visita alla comunità Terra Promessa

Nell’ambito delle attività concernenti l’Alternanza Scuola - Lavoro, si è svolta la visita aziendale presso la cantina vinicola “Baglio del Cristo”, che ha impegnato gli studenti delle classi terze e quarte di Campobello di Licata, sezione staccata dell’I.I.S. “Giudici Saetta e Livatino” – Ravanusa, nei giorni 17 e 21 marzo.

L’obiettivo è stato quello di far conoscere un’importante realtà imprenditoriale del territorio, nota e apprezzata sia in Italia che all’Estero. La cantina, gestita dalla famiglia Bonetta, coadiuvata da un team di tecnici ed enologi provenienti da ogni parte d’Italia, è annoverata tra le eccellenze delle aziende vinicole nazionali.

Gli alunni, guidati dal fondatore e proprietario dell’azienda, hanno seguito un percorso didattico volto ad illustrare l’intero ciclo produttivo del vino, a partire dalla peculiarità dei vitigni autoctoni, coltivati da esperti agricoltori nei terreni adiacenti alla cantina. Sono state inoltre evidenziate le specifiche composizioni pedologiche della zona e la cura che caratterizza ogni singola fase della produzione: dalla vendemmia, che avviene in particolari ore della giornata, alla trasformazione dell’uva in mosto, in condizioni controllate; dalla maturazione e invecchiamento del vino in botti, che gli conferiscono le stesse essenze del legno da cui provengono, all’imbottigliamento, l’etichettatura, la chiusura e la commercializzazione del prodotto.

Gli alunni hanno ritenuto la visita molto interessante, alcuni di loro ignoravano l’esistenza di una simile realtà di eccellenza che offre lavoro e fama ad un territorio, dove la mancanza della cultura dell’imprenditoria ne mortifica crescita e sviluppo. In futuro potrebbero emularne l’esempio, per portare avanti un’attività in proprio, interessante e redditizia.

  

 

Nell’ambito delle visite ad aziende e/o Enti pubblici, programmate per l’Alternanza Scuola-Lavoro, che gli studenti delle terze classi e delle quarte della sezione staccata di Campobello stanno effettuando, molto interessante e fruttuosa è stata quella realizzata al “Centro per l’ impiego” di Canicattì nei giorni 20 e 21 Aprile.

Dopo l’accoglienza e i saluti del Direttore, Dott. Bruzzi che ha evidenziato i cambiamenti del mercato del lavoro dalla globalizzazione ad oggi, di seguito ha preso la parola la prof.ssa Farruggio, salutando i presenti a nome del Dirigente Scolastico, prof.ssa Adriana Letizia Mandracchia, e ringraziando tutto lo staff del Centro per la professionalità dimostrata nella programmazione della visita.

Data la dislocazione degli uffici su diversi piani e il numeroso gruppo di studenti coinvolti, l’incontro si è svolto, sia nella prima che nella seconda giornata in due momenti. Nel primo, i funzionari D’Angelo e Gueli hanno evidenziato, con dovizia di particolari, il ruolo che riveste, per i giovani, il Centro per l’impiego rispetto al vecchio Ufficio di Collocamento, una volta conseguito il diploma o completati gli studi universitari. Oggi, con la liberalizzazione del mercato del lavoro, si può trovare lavoro inviando online il proprio curriculum al Centro, che avrà cura di segnalare, alle aziende richiedenti, il lavoratore ritenuto più idoneo, tenendo conto dei titoli, delle aspirazioni, degli hobby e delle competenze conseguite. Oppure può essere lo stesso lavoratore, che verrà selezionato tramite un colloquio, ad inviare il curriculum direttamente alle aziende.

I ragazzi sono venuti a conoscenza anche che l’Ente organizza e gestisce corsi professionalizzanti per cuochi, parrucchieri, O.S.S. e O.S.A. Durante la seconda parte dell’incontro, nella visita agli uffici, di cui ogni addetto ha gentilmente illustrato la funzione svolta, grande interesse hanno suscitato due reparti, il primo dei quali valuta l’inserimento nel mondo del lavoro dei disabili e delle categorie protette, come i figli degli invalidi sul lavoro; il secondo, chiamato “Sportello Garanzia Giovani”, si cura della condizione degli inoccupati, dai 18 ai 29 anni, con lo svolgimento di un tirocinio retribuito di sei mesi, presso le aziende richiedenti, seguendo un iter legislativo ben definito. Questo progetto, finanziato dal Fondo Europeo, ha l’obiettivo principale di facilitare e incentivare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, riducendo così la disoccupazione giovanile.

In chiusura, non è mancata la parte pratica simulando l’iscrizione, al Centro, di un’alunna maggiorenne frequentante la quarta classe dell’Istituto.

 

Il 27 Aprile 2017, presso la biblioteca comunale di Ravanusa, i ragazzi dell'istituto "Giudici Saetta e Livatino" di Ravanusa, hanno effettuato l'incontro conclusivo con la scrittrice Maria Pia Basso. Nei giorni precedenti all'incontro, nelle classi dove è stata effettuata la lettura dei libri "Vento nell'anima" e "Noi due", i ragazzi hanno redatto vari elaborati, come disegni, power point, padlet e video, esprimendo se stessi, i loro timori e le speranze, presentandoli durante l'incontro. 

Il tutto è stato realizzato grazie alla cura degli insegnanti di lettere dell'istituto. Anche questa volta i ragazzi si sono mostrati entusiasti all'iniziativa e hanno mostrato interesse durante l'incontro, rivolgendo alla scrittrice molte domande sulle sue opere e sulla sua attività. La scrittrice, felicissima di tutto il lavoro fatto per lei e per i suoi libri, ha ringraziato la scuola con una targa di riconoscimento e lo stesso è stato fatto da parte della scuola.

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